L’interazione efficace tra pazienti (sempre più informati), professionisti della salute (Hcp), aziende farmaceutiche e strutture sanitarie; la realizzazione di cure personalizzate, nonché un approccio multidisciplinare alla presa in carico del paziente sono le sfide più stringenti da affrontare per garantire la continuità di cura nel tempo.
Le sfide che la digital health deve affrontare e superare al fine di delineare patient journey integrati di valore sono molteplici:
- comunicare in maniera diretta ed efficace con farmacisti, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta;
- individuare e coinvolgere gli assistiti;
- gestire monitoraggio e follow-up;
- raccogliere insights e adattare continuamente il percorso di cura.
Le criticità della presa in carico
Dal recente “Piano nazionale cronicità” – presentato lo scorso luglio dal Ministero della Salute – emerge quanto risulti frammentata e complessa la presa in carico dei pazienti con malattie croniche. Con le conseguenti ricadute in termini economici: basti pensare che la presa in carico e la gestione delle malattie assorbono circa l’80% dei costi sanitari. Tale dinamica talvolta inficia quelle che sono le iniziative pensate a favore dei cittadini, come i Patient support program o in generale strumenti e servizi a favore dei pazienti.
Il supporto della sanità digitale
In un contesto sanitario dove la presa in carico e la gestione del paziente sono sempre più complesse, l’adozione di tool digitali integrati può rappresentare una soluzione adatta per semplificare il percorso di cura. Un corretto utilizzo di strumenti di digital health facilita – per esempio – il riconoscimento dei target, la diagnosi, la scelta della terapia, l’aderenza e il monitoraggio, abilitando, peraltro, nuovi approcci alla gestione del paziente.
Tutto ciò può garantire un abbattimento dei tempi e una comunicazione più semplice tra strutture, professionisti e cittadini. Ingredienti, questi ultimi, che rappresentano i traguardi a cui ambisce la sanità digitale nei prossimi anni. I numeri, infatti, confermano che il trend è in aumento: nel nostro Paese, la spesa per la sanità digitale è in crescita e, secondo quanto riportano i dati pubblicati di recente dall’Osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, nel 2023 è stata pari a 2,2 miliardi di euro (+22% rispetto al 2022).
Il ruolo di CGM FABLAB e CGM TELEMEDICINE
La sfida rimane dunque il collegamento tra tutti gli operatori del sistema sanitario in modo veloce, sicuro e con un corretto passaggio delle informazioni. Ma in che modo? Attivando una rete integrata su tutto il territorio in grado di connettere medici, farmacisti, pazienti, aziende e principali attori del mercato healthcare attraverso il potenziale della digitalizzazione.
Ed è qui che si muovono CGM FABLAB e CGM TELEMEDICINE, aziende di CompuGroup Medical (CGM): con tecnologie innovative e connessioni dirette con i sistemi sanitari di prossimità, sviluppano progetti omnicanale di sanità digitale attraverso canali esclusivi.
Grazie, inoltre, alla sinergia con partner qualificati, affiancano quotidianamente gli Hcp, cittadini e Aziende farmaceutiche lungo tutto il patient journey.
“Il posizionamento unico e distintivo di CGM grazie alle sue business unit consente di poter raggiungere Medici, Pediatri, Farmacisti, Assistiti e Aziende Sanitarie” – ricorda Luca Perfetto, general manager di fablab – “permettendo di sviluppare servizi modulari e personalizzati”.
Partner ideali per le aziende healthcare
Dalla telemedicina, allo sviluppo di progetti di comunicazione digitale, fino alla market intelligence e la drug delivery al domicilio dell’assistito. Il team di CGM FABLAB e CGM TELEMEDICINE rappresenta il partner ideale per le aziende del settore healthcare che puntano a sviluppare progetti di digital communication indirizzati agli Hcp o a progettare soluzioni di telemedicina per semplificare la presa in carico e la gestione del paziente.
Per citare qualche esempio, nell’ambito del solution design CGM TELEMEDICINE, garantisce competenze approfondite nel campo della system integration. Ciò consente al team di costruire progetti a supporto del paziente, dell’aderenza alla terapia, favorendo il monitoraggio grazie a consolidate soluzioni di telemedicina, integrate con software proprietari (per esempio gestionale delle farmacie) e di terzi parti (per esempio software di cartella clinica ospedaliera). fablab, attraverso l’analisi delle linee guida di patologia, delle terapie e dei trend di mercato, costruisce e implementa algoritmi finalizzati all’identificazione del paziente target e aiuta le aziende a comunicare i propri prodotti, tramite campagne digitali ad hoc, in modo contestualizzato.
La presa in carico
Un supporto significativo, CGM TELEMEDICINE, lo svolge anche nel perimetro delle attività legate ai Patient support program. In questo caso, la piattaforma di telemedicina sviluppata da CGM, integrata, modulare e scalabile, è in grado di svolgere una serie di attività fondamentali per la corretta presa in carico del paziente, tra cui: accoglienza e valutazione della persona; pianificazione e gestione dei piani individuali di attività; telemonitoraggio, coordinamento attività multidisciplinari, televisita, coordinamento del servizio CGM PharMap per la consegna del farmaco.
L’importanza di dati e informazioni
Come ormai è noto il digitale ha nei dati (e nella loro analisi) il proprio punto di forza. Condizione che si rafforza quando si ha a che fare con informazioni legate alla salute delle persone. Ecco perché i progetti sviluppati da CGM FABLAB e CGM TELEMEDICINE puntano a raccogliere informazioni, utili tanto nella misurazione dell’impatto delle iniziative, quanto alla comprensione delle aree di intervento dove è possibile apportare un concreto miglioramento ai percorsi di diagnosi e cura.
Nello specifico: attraverso la raccolta di insight qualitativi (tramite survey e analisi delle caratteristiche dei pazienti eleggibili) è possibile misurare il real world impact dell’iniziativa e dell’aderenza al trattamento delle linee guida; ma anche fornire dati di real world evidence, rielaborando i dati raccolti lungo il percorso di cura del paziente (tramite tele-monitoraggio, diagnostica remota di I e II livello e feedback del paziente); e infine misurare l’engagement degli Hcp.
FONTE: aboutpharma.com